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Continuando le riflessioni iniziate con "Di chi è la terra?", questo testo cerca di rendere più agevole la comprensione delle cause profonde di quanto ogni giorno appare sui giornali o in televisione: migranti che arrivano alle nostre porte, deforestazione delle grandi riserve della biosfera, degradazione delle risorse naturali alla ricerca di ciò che sembra indispensabile per il nostro modo di vivere. Sono tre i grandi momenti che stanno marcando la recente storia agroecologica: la fine dei contadini e la trasformazione dei pochi rimasti in operai-massa senza più controllo sui mezzi di produzione; l'attacco del mondo fInanziario alle risorse naturali; il nuovo fronte della colonizzazione digitale del DNA. Di fronte a forze politiche e a mezzi di comunicazione che si fermano agli effetti, senza indagare le cause, si rende necessario uno sforzo utile a rintracciare il percorso delle scelte fatte e le ragioni intrinseche che hanno portato alla situazione attuale, a partire dalle quali è possibile prefIgurare il domani che ci attende. Malgrado gli allarmi dati molti anni fa sui rischi della deforestazione incontrollata, malgrado le crisi della Sars e dell'Ebola, gli esseri umani sembrano non aver tratto alcuna lezione dai comportamenti distruttori degli habitat naturali. Oggi la crisi sanitaria del Covid-19, le cui origini appaiono simili alle precedenti, col corollario della grande crisi economica che ci aspetta, può essere finalmente l'occasione per un cambio radicale del modello economico nel quale siamo immersi.