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Massimo Quaini (1941-2017) è stato uno dei protagonisti della geografia. Un gruppo di studiosi gli dedica questo libro per continuare a dipanare, nel labirinto del mondo, il filo delle sue riflessioni, che hanno collocato la geografia tra le scienze del territorio per farne oggetto di impegno civile. Il suo pensiero critico, transdisciplinare, non ha mai riconosciuto confini ma solo feconde differenze di prospettiva: la sua più alta eredità sta forse in questo impulso a integrare competenze diverse (di storici, poeti, archeologi, ecologi, pianificatori...) per rimettere in valore i luoghi del mondo. Questo non è quindi il classico libro 'in memoria' sui temi di Quaini ma, oseremmo dire, un libro con Quaini.