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"Come scrive Norberto Bobbio in uno dei saggi compresi in questo libro, Silvio Trentin è stato una figura eccezionale di uomo di studi e d'azione, che non dissocia mai l'impegno dello studioso da quello del militante, per il quale, riprendendo i titoli dei due famosi saggi di Max Weber, tanto la scuola quanto la politica sono insieme, e non disgiuntamente, una professione e una vocazione. Non disgiuntamente, e però non confuse. Trentin sapeva perfettamente dare al-la scienza quel che è della scienza e alla politica quel che è della politica. In questo senso Trentin è stato e rimane un esempio. Un «esempio d'indipendenza di pensiero, di energia morale indomabile, d'alta virtù civica, di fedeltà, senza compromessi né riserve, al puro ideale del diritto» (François Gény); un «esempio che si rivelò così necessario per far vivere la speranza nelle ore buie della guerra e dell'occupazione» ( Jean-Pier-re Vernant); «un esempio che ancora continua a ispirare i socialisti che amano la libertà» (Frank Rosengarten). La ragione fondamentale per cui Trentin è un esempio che ci parla ancora, per Bobbio, è che egli ha impersonato perfettamente con la vita e con il pensiero la concezione della politica come volontà di giustizia contrapposta alla volontà di dominio". Dall'introduzione di Pietro Polito.