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Scritto nel 2017, "Il Terapeuta e i tre moschettieri" si svela profetico pur raccontando una realtà distopica, ma simile in modo inquietante a quella che stiamo vivendo. La narrazione è altalenante nel suo viaggio: a tratti naviga riflessivamente nei meandri dell'inconscio e a tratti pianta i piedi ben a terra per correre tra amori che nascono, vite che si risvegliano e azioni che cambiano repentinamente le carte in tavola. Piero Priorini ci rivela l'eredità di Bart - affascinante protagonista del suo precedente romanzo "La penultima spiaggia"-: è Il Terapeuta, personaggio che si aggira misteriosamente tra anime disperse e le aiuta a ritrovare la strada della loro casa. Lo affiancano nell'impresa tre personaggi sui generis, ma, come lui, pieni di quel calore necessario affinché un incontro diventi "l'Incontro". Un po' giallo, un po' romantico, un po' distopico, un po' psicologico, "Il Terapeuta e i tre moschettieri" abbraccia i desideri di chi, in ogni pagina che sceglie di leggere, cerca il suo sé profondo e la chiave per comprenderlo.