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"Qui dentro è raccolto tutto ciò che ho vissuto e che ho avuto l'esigenza di raccontare, tutto ciò che tuttora vivo quotidianamente, durante le giornate straordinariamente monotone. Frutto di notti in piedi a scrivere, sonni interrotti da scene crude che ho tentato di buttare su carta, parole interrotte dalle lacrime di un ragazzo, un ragazzo troppo giovane che sente, però, già la pressione di chi sa che ha qualcosa da mostrare e che non riesce a vomitare fuori. Questo sono io, i miei tormenti, e questo era il mio libro. Vi ho presentato Stefano. In un mondo sempre più incentrato sull'odio, ognuno di noi impari a condividere amore. Perché non smetterò di ripetere che criticare ciò che chiamiamo società è semplicissimo, se non comprendiamo che noi individui formiamo la società. Impariamo ad autocriticarci. Impariamo a migliorarci. Vogliamoci bene, prima di voler bene agli altri. Dopo aver pubblicato queste parole, finalmente mi voglio un po' bene anch'io".