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Dopo che nella raccolta "Dì d'infinito" (Edizioni del Faro 2016) sono confluiti i primi tre libri di poesia ("Le danze dell'anima", "Il canto del tempo", "Il gioco del cosmo") pubblicati dall'autore fra il 2006 e il 2010, in questo secondo volume di "Dì d'infinito" continua il percorso di sistematizzazione dei libri di poesia ("Vita nuova", "Sei episodi di poesia", "I canti della polis") scritti e pubblicati dall'autore fra il 2010 e il 2019. La ricerca del verso, come nella prima trilogia, continua a dischiudersi lungo il cammino in cui il poeta cerca di cogliere la tralucenza di quanto eterno si manifesta nel quotidiano; un bagliore che, se nel precedente volume si dischiudeva fra gli incontri dell'esperienza sentimentale, di quella dell'insegnamento e di quella dell'amicizia, in questa seconda trilogia, il poeta ora esprime nell'esperienza della nascita della figlia e della morte del padre, in sei episodi di interrogazioni fra l'immanenza e la trascendenza del reale e, in ultimo, fra i versi sulla condizione dell'uomo contemporaneo nelle sue dimensioni di cittadino della cosmopoli terrena fino a quella più ampia dell'appartenenza al mondo della natura.