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Il fondamentale principio posto alla base dello Statuto di Roma Capitale è quello secondo cui l'Ente rappresenta "la comunità di donne e di uomini che vivono nel suo territorio" e si impegna a tutelare i diritti delle persone così come sanciti dalla Costituzione Italiana. Il riferimento a tali concetti prevale rispetto a quello di residenza o di cittadinanza italiana, in linea con i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Roma riconosce i diritti connessi agli strumenti di partecipazione, oltre che ai cittadini residenti e iscritti alle liste elettorali comunali, anche ai lavoratori e studenti non residenti attivi nel territorio e degli stranieri residenti legittimamente presenti. L'enunciazione di tali principi è emblematica della consapevolezza degli amministratori comunali di definire le norme statutarie non di un comune qualunque ma di una città tre volte Capitale: della Repubblica Italiana, della cristianità e dell'Unione Europea, in quanto sede della firma dei suoi trattati istitutivi. Altrettanto indicativa è la norma dello Statuto che definisce Roma "punto d'incontro tra culture, religioni ed etnie diverse".