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"Un solo istante che racchiude il tempo di una vita porta via tutti gli altri istanti che non si avrà più il tempo di vivere e regala la promessa dell'eternità". Quante volte prima di una decisione abbiamo esitato, chiedendoci quale fosse la cosa giusta da fare? Quante volte abbiamo aspettato, credendo che non fosse ancora il momento? E intanto la vita è andata avanti, il tempo è passato, inesorabile. Conta poco quanto gli uomini si affannino nel cercare di dominare il tempo, ciascuno di noi vive solo quattro Stagioni. Non importa se la loro durata sia più di mezzo secolo o meno di un giorno. Queste Quattro Stagioni racchiudono il significato della storia di ognuno di noi, portano con sé la voglia di ricominciare, di vivere una nuova avventura. Proprio come Teresa, una donna qualunque eppure speciale nelle sue mille sfaccettature. L'Inverno comincia per lei dalla sua nascita, ma basta un solo sorriso per anticipare la Primavera. Indecisa, ferma, colorata in apparenza. Se ne sente il profumo, ma non se ne può assaggiare il sapore. L'Estate si materializza con la follia di un misterioso incontro, capace di stravolgere ogni certezza. L'Autunno è la sfumatura della vita, unica ed essenziale, non è la stagione più importante, ma quella definitiva, carica di promesse pronte a risvegliarsi. A raccontare la storia di Teresa, un narratore che non si presenta subito ma si svela indizio dopo indizio, mosso dall'amorevole desiderio di descrivere la bellezza dell'imprevedibilità della vita, e dimostrare che l'amore è sempre un miracolo capace di travalicare le barriere del tempo.