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Il volto del mare, romanzo dai toni intimi, attraverso la storia di Claudia narra l'importanza della conoscenza, materia dei sogni e linfa vitale della nostra esistenza: conoscere significa comprendere, poter scegliere, sentirsi finalmente parte di un disegno più grande, fatto di sottili connessioni tra le persone, invisibili e non udibili, ma forti come il mare, in grado di plasmare le rocce e nutrire la vita. «Francesca Brandolini - si legge nella Prefazione, firmata dal dottor Renato Minore - racconta questa storia, brillante e malinconica, piena di soste e di accelerazioni», utilizzando diversi registri narrativi: «dal brillante/discorsivo al malinconico/doloroso al rievocativo/interrogativo». Prima ballerina con una luminosa carriera che si sta aprendo dinanzi a lei, la protagonista, a seguito di un grave incidente, sceglie di continuare a dar ritmo alla sua passione per la danza e fonda un'accademia, luogo di formazione professionale ma anche - soprattutto - una palestra per il cuore. Il mistero che si crea attorno a un cofanetto e a una lettera proveniente dal Messico, entrambi recapitati in accademia e senza contenuto.