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Una storia misteriosa e una narrazione fitta di eventi che si incatenano, si sovrappongono, si aggrovigliano. Questo è Il messaggio a rovescio, romanzo accattivante che non si allontana molto dalla realtà, pur raccontandone degli aspetti poco conosciuti. Ambientato tra l'Italia e Gerusalemme, la storia si sviluppa infatti in un convento, dove si trama la distruzione della tradizione cristiana, e in una stazione di polizia. Sì, perché l'intera vicenda prende le fila dall'uccisione di un gruppo di frati in circostanze poco chiare per mano di ignoti. Il protagonista Riccardo dispiega il mistero con le sue scoperte o i suoi racconti e porta avanti la storia, ma le narrazioni parallele tra personaggi e i salti temporali catturano all'interno dello scorrere degli eventi. Ciò è garantito anche dal ritmo serrato della lingua. Alla fine il mistero degli omicidi si svela, ma questo non è più importante agli occhi del lettore perché la storia ha preso un'altra piega. Nel finale si raggiunge un picco di curiosità e si completa l'aura di mistero che è presente fin dalle prime pagine.