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Alla fine del 1831, un brigantino della marina militare inglese, il Beagle, salpò per una navigazione di cinque anni, con lo scopo di effettuare rilevamenti cartografici in America del Sud e nel Pacifico. Con l'equipaggio c'era un giovane studioso, Charles Darwin (1809-1882), in qualità di naturalista di bordo: il suo compito era quello di studiare gli esemplari delle diverse specie animali e vegetali autoctone presenti sulla terraferma. Darwin raccolse moltissimo materiale e analizzò i fossili presenti negli strati geologici arrivando, con l'osservazione e la logica, alla teoria dell'evoluzione. Riordinati i dati e i risultati delle sue osservazioni Darwin pubblicò nel 1839 "Viaggio di un naturalista intorno al mondo". Nel 1859 scrisse il suo capolavoro "L'origine delle specie" che, se da una parte suscitò scandalo e feroci opposizioni soprattutto negli ambienti religiosi, tra gli scienziati trovò in breve un largo sostegno.