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Dalla crisi economica globale del 2008 allo shock pandemico del Covid-19, attraverso l'evento Vaia e i suoi postumi, le ferite inferte alle montagne venete faticano a rimarginarsi e interpellano la politica e le istituzioni nell'anelito di aprire gli orizzonti di un "pensiero sulla montagna e per la montagna", nell'epoca delle emergenze. In questa prospettiva, lo sviluppo tematico di questo volume corrisponde allo sforzo intellettuale di allestire sostegni scientificamente accreditabili per una riflessione costruttiva sulle politiche istituzionali da destinare alle "terre alte" in epoca di crisi, a partire da un approccio storico-istituzionale, corredato da apporti sociologici e politologici, che offre un quadro inedito di una montagna "sofferente", di una montagna "negata" dalle egemoni narrazioni mediatiche, di una montagna "abbandonata" dalle pervicaci negligenze dello statalismo sovranista e non di rado travolta dalle potenze dell'economia globalizzata. Con un'appendice di Bruno Di Giacomo Russo.