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"Viaggio individuale in un cuore collettivo" muove dalla necessità di compiere una riflessione sulla vita. Vita intesa come occasione. Nello svolgersi analitico delle parti, che procedono per grandi temi - "Corpo-mondo"; "Emotività e dintorni", "I volti dell'odio e le mani della violenza"; "Le larghe spalle delle donne"; "La vita è una scelta?" - l'autrice mette in evidenza come il pensiero separante, fondato sul giudizio, produca inevitabilmente distruttività. Il giudizio formulato risulta infatti essere sempre asfittico e riduttivo rispetto alla complessità di una realtà che, invece, è imprescindibilmente dialettica. Da questa consapevolezza emerge la necessità di ri-umanizzarsi, riappropriandoci dei concetti greci di "corpo-mondo", "conosci te stesso", "niente di troppo": non per tornare indietro, ma per poter ri-partire. Ri-umanizzare se stessi sarà un processo che potrà compiersi facendo esperienza del vissuto umano fino ad oggi, assumendo un pensiero e un agire costruttivi al fine di camminare lungo il viaggio della vita con se stessi, nel mondo, verso una possibile evoluzione umana.