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Tra il 1667 e il 1668 si dipana un'esperienza inusitata e straordinaria: la trasfusione di sangue tra animali di specie diversa culminata nella pratica eseguita negli esseri umani. Nel giorno della Pentecoste del 1668, a Udine, si svolge uno degli ultimi esperimenti il cui esito propalato ha del miracoloso: com'è stato possibile che un cane malandato sia stato guarito e ringiovanito dal sangue trasfuso da un agnello? L'evento è stato ricordato nei secoli sino all'epoca attuale ma non è mai stato analizzato nel contesto e nei protagonisti. Lo studio di fonti d'archivio ha permesso di delineare personaggi sorprendenti e un contesto culturale e sociale che rimandano ad aspetti cruciali e ambiti peculiari strettamente connessi a quel movimento intellettuale che è destinato a delineare la vita umana nei secoli successivi. Si discute infatti della "rivoluzione" scientifica fondata sul metodo sperimentale che porterà a risultati che sarebbero andati oltre ogni speranza, timore e immaginazione. Si è di fronte alla ricezione e all'applicazione dell'insegnamento di Galileo e dei suoi allievi che nel piccolo Friuli d'allora conobbe interpreti consapevoli e rapporti di primissimo livello.