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Fin dalla sua prima edizione nel 1995, "Il ninfeo di Q. Mutius", databile fra la fine del II sec. a.C. e gli inizi del successivo, è stato riconosciuto come una delle più importanti testimonianze dell'architettura romana dell'epoca. Identificato all'interno di una costruzione privata che lo aveva inglobato, il ninfeo è stato oggetto di un progetto di acquisizione, documentazione, restauro e valorizzazione, che ha portato nel 2018 alla sua apertura al pubblico in un'area archeologica attrezzata. Questo ambizioso progetto ha visto anche la ripresa dello studio del ninfeo di Q. Mutius. Il volume presenta, nella collaborazione e nel dialogo tra specialisti di diverse discipline, il più aggiornato dossier sul monumento, episodio di fondamentale importanza per lo studio del tipo architettonico e decorativo, della Signia del tardo ellenismo e dell'intero "laboratorio Lazio" di quello straordinario periodo.