Tab Article
Un vecchio signore trova in una soffitta il diario della nonna Erica, vissuta negli anni del dopoguerra. Lei racconta la sua storia e quella di Daniele Bemporad, un chirurgo ebreo che, presumibilmente per un trauma, perde la vista al momento del rientro in Italia dopo la prigionia in un campo di concentramento. Erica, che si fa chiamare Ada, lavora come infermiera in casa di Daniele e nello stesso tempo presta servizio in una clinica per malattie nervose a Roma. Viene alla luce un intreccio in cui la donna è coinvolta, e una doppia identità che la trasforma in angelo della morte. Grazie ad una nuova capacità di percezione acquisita da Daniele, che gli consente di vedere l'anima delle persone e di riuscire a frugare nei loro sentimenti, Ada viene scoperta e vengono alla luce il suo passato e le sue colpe. Quello che apparentemente potrebbe sembrare un giallo, in realtà è una riflessione per approfondire sia la tematica della violenza, basata su un uso distorto dell'ideologia e della religione, che riguarda il passato ma anche il presente, sia il tema dell'eutanasia attiva e passiva, teatro dei personaggi del romanzo.