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Orlando è figura in perpetua metamorfosi, trasfigurazione di un mito ormai antico eppure moderno. Disegnarne le fattezze è opera ardua, sperimentata, però, nel suo infinito sfumarsi e mutare, dalla penna di Virginia Woolf, che descrive un ennesimo approdo di Orlando alle rive del Tempo. Quali sono le linee e le tinte che ne tratteggiano il viso? Chi lo accompagna in questo continuo vagare negli anni? Tra Volpi e Lepri che si fanno Ranocchi, Orlando diventa androgino protagonista di uno strano, mutevole romanzo, che è epica e biografia insieme. Questo saggio s'arrischia a inseguire la voce della biografa nelle strade impervie che attraversano i secoli e che lambiscono, infine, le rive del Novecento dopo tanto fecondo, sognante, stupendo viaggiare.