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Dalle rive della Neva a quelle del Tevere. La vicenda di Grigorij Pavlovic Maltzeff (1881-1953), vissuta in Italia, dove era destinato a rimanere per quattro anni a seguito del Prix de Rome ricevuto dall'Accademia Imperiale d'Arte di Pietroburgo, si trasforma in un'esperienza di vita inimmaginabile. Gli eventi storici gli impediranno di rientrare in patria. Stabilitosi a Roma con la famiglia ottiene incarichi di rilievo dal Vaticano, dalla Casa Reale Inglese e numerose importanti committenze. Incoraggiato dalla famiglia Nobel a intraprendere la carriera artistica piuttosto che la fluviale, cui era destinato, invertirà la rotta per realizzare opere di grande impatto visivo come le straordinarie iconostasi del Pontificio Collegio Russicum, del Collegio Pio Romeno al Gianicolo e della Cappellina dei Dottori Orientali della Casa Generalizia dei Gesuiti sconosciuta ai più perché in suolo privato. Umile e buono, ricordato come il "pittorusso" con affetto dai Roccaprioresi , ai quali ha lasciato numerose opere paesaggistiche e ritratti familiari, Maltzeff ha ricevuto consensi anche per la straordinaria umanità di cui sono testimoni i figli ancora in vita e i nipoti.