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"Senza di te..." - cantavamo - "ero una porta all'esterno, uno sguardo sul limite, e una voce nel deserto". Sohrab Sepehri (1928-1980), conosciuto a livello internazionale anche come pittore, è una delle più brillanti stelle della pleiade dei poeti contemporanei iraniani. Il suo carattere schivo e riservato non gli impedì di essere anche un instancabile viaggiatore, sempre in compagnia dell'amata solitudine che dona alla sua poesia aspetti squisitamente mistici fortemente presenti nella sua poetica: Quel che dobbiamo non è conoscere il "segreto" della rosa, quel che dobbiamo è forse nuotare nell'"incanto" della rosa. Quel che dobbiamo è forse correre tra la ninfea e il secolo in cerca del canto della verità. I temi tipici della poesia di Sepehri oscillano tra immagini in chiaro-scuro dove la luce si alterna all'ombra e alla tenebra, tra sogno e veglia, tra vita e morte, tra natura e Dio, tra isolamento e amore cosmico, tra viaggio interiore e un lungo viaggio fuori di sé.