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"Emilio Rodríguez Almeida è noto per il suo lavoro sulla pianta marmorea di Roma antica, ma Marziale è stato per lui l'oggetto di una fascinazione senza fine. Non era mai accaduto che qualcuno, con tale attenzione e sistematicità, avesse 'usato' Marziale analizzandone la profonda conoscenza e comprensione della città di Roma, presentata così familiare, pur essendo straniera, come familiare voleva che fosse per i suoi lettori. In verità, Rodríguez Almeida ci dimostra che ancora molto si può cogliere dalla rinnovata conoscenza di uno scrittore, al quale venga tributata un'adeguata attenzione. Si parla, è evidente, delle vicende di due spagnoli a Roma. Questa condizione costituisce il singolare privilegio per chi, pur nato lontano da Roma, abbia la fortuna di viverla per qualche tempo, di toccare con mano la sua straordinaria ricchezza. Così dovette sentirsi Marziale, che attraversò con piacere tutte le opportunità donate da questa affollata, brulicante e tuttavia meravigliosa metropoli; la varietà di emozioni che egli ci offre è indescrivibile, è un poeta pieno di sorprese e la sua originalità riversa una scintilla in Rodríguez Almeida, nella sua opera densa di idee e di sapere."