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Manifesto prezioso, seppur giovanile, del pensiero epico di Voltaire, l'"Essai sur la poésie épique" opera sul piano della riflessione poetologica la rivoluzione che le "Lettres philosophiques" hanno compiuto in ambito sociale ed epistemologico. Erede della celebre "Querelle" che segnò la Francia del Seicento, l'autore vi sintetizza quei compromessi critici in grado di recuperare gli Antichi e di adattare l'epica, genere ideologicamente pregnante, alle esigenze storiche coeve. Il metodo, antesignano della moderna comparatistica, appare illuminante: non più sterili paralleli tra Antichi e Moderni, ma riflessioni ragionate sui gusti relativi dei popoli, sui costumi, sulla storia e sulle culture, di cui Voltaire offre pertanto un inestimabile ritratto.