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Il concetto di minaccia attraversa l'intera parte speciale del diritto penale. Assieme alla violenza, all'inganno e all'abuso, la minaccia costituisce infatti una delle più classiche modalità della condotta, ricorrente in svariate e centrali figure delittuose (ad es., violenza privata, rapina, estorsione, violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale). Per quanto il tema indagato sia classico, la prassi mostra non di rado incertezze interpretative sulla nozione penalmente rilevante di minaccia (da ultimo, ad es., in relazione ai rapporti tra concussione riformata e induzione indebita ex art. 319-quater c.p., ovvero a proposito della configurabilità dell'estorsione in caso di minaccia di esercitare un diritto, come nel noto caso Corona). Di qui l'utilità di un lavoro monografico dal taglio trasversale, la cui idea di fondo è la necessità di individuare una nozione unitaria (e restrittiva) di minaccia, tendenzialmente valevole per l'intero ordinamento, attraverso un itinerario che, considerando in modo sinottico la minaccia civilisticamente rilevante come vizio del consenso nel negozio giuridico, valorizza un profilo interdisciplinare ad oggi in buona parte inesplorato.