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"Attraverso un'ottica interpretativa di natura strategica mutuata dalle riflessioni dell'analista di intelligence Vittorfranco Pisano e dalla Scuola di guerra psicologica francese, abbiamo voluto porre l'enfasi nel primo capitolo sull'esistenza di tecniche antagoniste ricorrenti usate dal movimento del Sessantotto (l'agitazione sovversiva, la disinformazione, l'intossicazione, la demonizzazione, ecc.). Nel capitolo secondo la nostra attenzione si è soffermata sulla presenza nel movimento del Sessantotto europeo e americano di nuclei tematici comuni. Dal capitolo terzo al capitolo quarto - attraverso un approccio storico-sociologico derivato dalle riflessioni di Raymond Aron, Nicola Matteucci, Rosario Romeo, Gaetano Quagliariello, Angelo Ventrone, Danilo Breschi, Angelo Ventura e Alessandro Orsini - abbiamo sottolineato, fra l'altro, la profonda continuità ideologica tra il movimento del Sessantotto e il terrorismo di estrema sinistra in aperto contrasto con una storiografia agiografica che ha interpretato il Sessantotto e il Settantasette come due fasi storiche profondamente diverse." (dalla premessa)