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Le ventiquattro ore di un giovane e brillante insegnante di Letteratura Tedesca. Attraverso un viaggio labirintico Daniele Massei ci conduce nell'animo di un perfetto borghese medio che sembrerebbe avere tutto dalla vita, ma che sente risuonare, gravi come tasti di pianoforte, profondi dubbi interiori. Le note acute possono costituire un riscatto nei confronti della vita? Che cos'è, poi, la teoria della freschezza elaborata dal Professore e il suo rapporto con la Notte? Un romanzo psicologico scandito in tre tempi e percorso da temi e ponti modulanti come in una sonata per pianoforte. Una figura beethoveniana. Un ritmo che segue il metronomo dell'esistenza. Massei mette il dito nella piaga là dove ogni uomo spera di non sentire mai niente scricchiolare. Perché guardare in faccia noi stessi è il gesto più audace da compiere.