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Le storie di donne, mentalmente instabili e autrici di reato, ispirano il presente volume. L'attenzione è rivolta all'ospedale psichiatrico giudiziario, "l'inferno dei dimenticati", "l'estremo orrore", di cui la legge 17 febbraio 2012 n. 9 ha previsto la definitiva chiusura. L'autrice pone in evidenza le contraddizioni e le difficoltà derivanti dall'esigenza di affrontare il problema dell'infermità mentale in chiave interdisciplinare, prospettando nuovi, possibili, percorsi educativi. La cura, la comprensione, la compartecipazione, il confronto, il dialogo, l'incontro e la riabilitazione sono tra i migliori compagni di viaggio del mentalmente insano. Il Narrenshiff, la nave dei folli, così equipaggiata, attraversa onde non più agitate da un impetuoso vento contrario, ma dolcemente increspate da un soffio di primavera.