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La storia del Novecento è contrassegnata da grandi fratture. Dopo la fine della guerra fredda, il mondo è entrato in una fase di instabilità che ha visto l'emergere del terrorismo come fattore nuovo di influenza della politica e dell'ordine internazionale. Leonardo Raito descrive la teoria dei momenti dominanti come fattore di interpretazione del XX secolo, presentando in modo critico le principali tesi messe in campo dai più eminenti politologi e analizzando il ruolo della superpotenza americana votata alla costruzione di un nuovo ordine unipolare. Questo mondo nuovo obbliga gli storici a ripensare gli scenari mondiali, disegnando i tratti di una global history sempre più multidisciplinare. Ne emerge un'indagine impietosa sugli errori e sui limiti dell'Occidente, ancora improntato a un confronto dicotomico bene-male che da un piano ideologico si è spostato su un piano culturale, correggendo il tiro dal comunismo al fondamentalismo islamico.