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Il "Corriere della Sera" grazie alla direzione di Luigi Albertini diventa una moderna impresa editoriale, protagonista indiscussa della storia dell'Italia liberale. Il libro ne ricostruisce l'organizzazione, ponendo al centro dell'indagine i rapporti di lavoro, la gestione amministrativa, le scelte aziendali, l'attività del personale dipendente, il legame con i lettori e la proprietà. Una storia dunque che, attraverso l'analisi delle carte dell'archivio del quotidiano milanese, porta alla ribalta il suo reale funzionamento e il ruolo svolto dal giornale nel complesso venticinquennio che vede il tramonto degli ideali liberali, già scossi dalla Grande Guerra, fino all'affermarsi del fascismo.