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Un "giardino di crode disperse" è una fascinosa esperienza di lettura di un piccolo kepos dell'ultima fase poetica di Andrea Zanzotto, dove il conglomerato è forma, procedimento, perno di un'intera geografia, ed elemento di quotidianità avente in sé l'inquietudine delle ere geologiche. Sono qui studiate, con brevi letture tra orizzontalità e verticalità, cinque poesie della sezione "Addio a Ligonás" di Conglomerati, che con tutte le implicazioni letterarie, geografiche, storiche, paesaggistiche dentro e fuori dalla poesia zanzottiana, trascinano in una delle più lucide e belle indagini della nostra epoca. C'è poi la varietas di paesaggi spesso nascosti o violati, altre volte salvati o trasfigurati, sempre in presenza di acque che sono o che furono: così questo studio culmina nella proposta di 42 foto d'autore - realizzate in una ricerca durata oltre un anno - che immortalano tutti i luoghi solighesi di Conglomerati, dalla "valenza militante" (R. Ricorda) e dalle straordinarie potenzialità rivelatrici.