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Il volume si propone di descrivere la particolare stagione politica vissuta dagli italiani d'Eritrea durante l'occupazione britannica del territorio. L'arrivo delle truppe inglesi ad Asmara nell'aprile 1941 consentì la formazione di un singolare movimento antifascista che seppe ritagliarsi una qualche collocazione nel panorama italiano. Gli antifascisti d'Eritrea avviarono una propaganda democratica contro il regime mussoliniano, un'attività culminata nel marzo 1944 con la fondazione di un Comitato di Liberazione Nazionale. Questa stagione democratica venne aspramente osteggiata da quegli italiani che rimasero fedeli all'ideologia fascista e che non esitarono a tacciare i connazionali in questione di tradimento. Tra questi poli contrapposti, gli italiani declinarono le più diverse fedi politiche, dal comunismo alla fedeltà alla monarchia, dal socialismo al neofascismo. Posizioni antitetiche che tuttavia trovarono una ricomposizione nella compatta difesa dei "diritti" di Roma in Eritrea.