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Per aprirsi un varco nello straniante incastro di prospettive, che valsero a Paolo Uccello il rimprovero di essersi troppo avvicinato all'arte degli intarsiatori, Federica Dal Falco è partita da ciò che l'artista fiorentino aveva a suo tempo bloccato in un fermo immagine refrattario all'idea stessa di ripartenza. Se i condottieri e i loro armati non possono essere rimessi in moto neppure dalla più vivace fantasia di osservatore in quanto a ciò si oppone, come paradossale inerzia sui generis, un'armonia d'insieme troppo complessa e stringente, sarà sempre possibile mettere in moto al loro posto un corpo di reperti iconici derivato dalla natura ed articolato morfologicamente in omologia con la struttura dei tre dipinti. Ecco nascere l'idea dei tre video che oggi possiamo osservare in contemporanea, mentre, con l'ausilio di una colonna sonora, combattono anch'essi la loro battaglia questa volta contro entrambi gli schieramenti.