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La molteplicità di modelli delle ruote idrauliche pervenuteci (Verespatak, Dolauchoti, Rio Tinto e S. Domingo) è dovuta al diverso grado di approssimazione con cui i progettisti hanno impostato il loro progetto o è il risultato di un continuo processo di ottimizzazione? Perché le coclee rinvenute in miniera presentano al massimo tre principi ed una inclinazione di 30° quando Vitruvio imponeva tassativamente otto principi e 36,87°? Sono alcuni dei quesiti cui il presente volume prova a dare una risposta. L'autore inoltre, basandosi sulle conoscenze del tempo, imposta un progetto della ruota idraulica basato sul principio di ottimizzazione dei risultati che riporta senza ombra di dubbio al modello tipo Rio-Tinto che risulta essere fra tutti il più efficiente in assoluto e non ulteriormente migliorabile.