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Al centro del presente volume vi è il tanto discusso rapporto tra genio e follia, arte e nevrosi. In particolare vengono presi in esame i casi di van Gogh e Gauguin, due personalità assai diverse per temperamento e per il modo di intendere l'arte: azione catartica per l'uno, van Gogh, la cui produzione artistica ed epistolare testimonia l'inaudita sofferenza umana da cui cercava sollievo; atto rivoluzionario per l'altro, il "nomade" Gauguin, insofferente alle costrizioni sociali e culturali del suo tempo, che cercava in pittura e nelle terre esotiche la libertà.
