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Secoli fa nella Pianura Padana si estendeva una sconfinata distesa d'acqua chiamata lago o mare Gerundo. Le cronache narrano che, quando si prosciugò nel XIII secolo, furono trovate enormi ossa, tuttora custodite in alcune chiese, a lungo considerate i resti di temibili draghi acquatici, uno dei quali avrebbe ispirato il mito del Biscione Visconteo. Inizia così un thriller storico-naturalistico che porta il lettore dalle brume che avvolsero la Pianura Padana nel Medioevo al cuore delle ultime terre incognite e negli abissi dell'oceano, in un crescendo di colpi di scena fino a un finale sconcertante. La narrazione scorre su due linee temporali, che si intrecciano e si alternano. La prima è una sequenza di vicende avventurose, sospese fra storia e leggenda del mare Gerundo. L'altra, ambientata ai giorni nostri, prende le mosse dal ritrovamento di alcuni antichi manoscritti che coinvolge archeologi, scienziati, spie, killer, alla ricerca della chiave con cui decifrare il mistero nascosto dietro una leggenda.