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Tra il 1943 e gli ultimi anni Cinquanta, 300.000 italiani residenti in Venezia Giulia e Dalmazia lasciano la loro terra e si rifugiano in Italia per sfuggire all'oppressione del regime di Tito. Nel nostro Paese essi vengono ospitati in centri di accoglienza allestiti alla meglio. Due di tali centri sono in provincia di Latina, dove giungono oltre 3.000 esuli. A queste vicende, per quasi cinquant'anni rimosse dalla storiografia italiana, dagli opportunismi della politica e dai media, l'autore rivolge la sua attenzione. Egli ricostruisce gli antefatti storici che originarono la questione giuliana e sviluppa le fasi della sistemazione degli esuli nei campi di Latina e Gaeta; segue l'inserimento di una parte di essi nella realtà pontina, dove furono accolti benevolmente a differenza di quanto accaduto in altre città italiane.