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Da più di vent'anni i climatologi tentano di spiegarci che il primo segno di un'accelerazione del cambiamento climatico sarà la maggiore frequenza di eventi atmosferici estremi in tutto il mondo: le ondate di freddo e caldo diventeranno più intense, le siccità, le alluvioni, le tormente di neve e gli acquazzoni saranno sempre più frequenti e devastanti. Oggi la minaccia del cambiamento climatico è diventata tangibile, sebbene il rischio di una conseguente catastrofe ambientale non sembra essere recepito dalla collettività: il mondo si sta riscaldando a un ritmo senza precedenti nella storia e la causa principale di tale fenomeno va ricercata nell'accumulo di anidride carbonica e di altri gas serra emessi dai combustibili fossili. L'obiettivo di questo libro non è quello di aggiungere un'altra voce al crescente coro di allarmismi, ma di dimostrare che, sebbene la minaccia sia reale, siamo già in grado non solo di fermarla, ma anche di creare un mondo più pulito, più equo e, soprattutto, più pacifico. Il solo modo per ottenere tale risultato sarebbe sostituire, entro i prossimi cinquant'anni al massimo, i combustibili fossili con altre fonti di energia, come l'energia solare. L'energia solare è pulita, equamente distribuita e illimitata. Le tecnologie che potrebbero permettere questa trasformazione sono ben note da oltre quarant'anni. Allora perché la collettività continua a credere che i combustibili fossili siano indispensabili? Perché questa profonda riluttanza diffusa tra gli attuali detentori del potere ad affrontare le conseguenze politiche di una rivoluzione delle fonti energetiche, che rimpiazzerebbe l'energia ricavata dal carbone, dal petrolio e dal gas con quella prodotta dal sole e dalle biomasse?