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"'La fonte sacra' è il solo romanzo lungo in cui James si serve di una voce narrante in prima persona [...]. Leon Edel ha riassunto in due righe la trama del romanzo: 'un acuto e ipersensibile osservatore passa un fine settimana in una casa di campagna studiando ciò che ritiene essere il modo in cui due coppie si svuotano a vicenda'. La 'sacra fonte' che dà il titolo al libro è quella da cui ciascuno dei quattro, secondo il narratore, attinge vita, intelligenza e giovinezza, che passa poi all'altro, alternativamente svuotandosi e riempiendosi. Ciò che - attraverso una fitta trama di ipotesi e di smentite, di indizi e di controprove, che fanno assomigliare il romanzo a una detective-story senza delitto - il narratore si studia di comprendere è da quale donna - da quale fonte - Gilbert Long, notoriamente sciocco, ha tratto improvvisamente la sua intelligenza e bevendo a quale sorgente la quarantenne signora Brissenden ha riacquistato la giovinezza che suo marito, anagraficamente più giovane, ha invece perduto [...]. Nessuna delle risposte che di volta in volta egli crede di dover dare - Lady John, May Server, forse la stessa signora Brissenden - trova conferma [...]. La fonte sacra è, in questo senso, l'esperimento supremo dell'arte di Henry James [...]: ciò che alla fine il narratore - e con lui il lettore - contempla è un'ispirazione pura e senza oggetto, una Musa senza volto e senza nome." (dalla prefazione di Giorgio Agamben)