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Il cielo di Parigi ha il colore grigio e slavato della cenere in questo primo mattino dell'agosto del 1944. Daniel e Max Berenzon, padre e figlio, sono tornati in Rue de La Boétie dopo un'assenza durata più di quattro anni. Erano scappati, insieme con migliaia di altri ebrei, quando i primi aerei della Luftwaffe erano comparsi nel cielo francese. Daniel Berenzon è tornato con un solo scopo: riprendere possesso della sua straordinaria collezione di quadri, esposta per anni nella sua rinomata galleria di Rue de La Boétie. Opere di rara maestria e di incalcolabile valore, soprattutto "Les amandes" il quadro che Manet dipinse al termine della sua vita, con il fisico ormai devastato dalla sifilide. Berenzon stranamente non ha mai osato vendere quest'opera, comprata nel lontano 1918 per trentamila franchi. Max, il giovane figlio ed erede del mercante, si ritrova invece a Parigi con una sola speranza nel cuore: rivedere Rose Clément, l'assistente di suo padre. Padre e figlio, tuttavia, si imbattono nella più crudele delle scoperte: l'intera collezione di quadri è stata trafugata e di Rose Clément non vi è nemmeno l'ombra. Per Max il ritrovamento dei quadri perduti diventa una vera e propria ragione di vita. Il giovane inizia a perlustrare ogni angolo della città alla ricerca dei quadri e di Rose Clément, e sulle tracce di un devastante segreto di famiglia.