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Bianche come la neve sono le loro armature, e nere come la notte le tuniche che indossano. Non hanno daghe o gladii, le loro armi sono soprannaturali. Per la storia non sono mai esistiti, ma a volte nelle bettole di confine gli ubriachi raccontano delle loro gesta misteriose e impressionanti, e del loro comandante, in grado di impartire ordini terribili con semplici gesti. Sono stati raccolti da bambini nelle arene, nei mercati degli schiavi o nei villaggi in fiamme: scelti per il loro dono di veggenti, di auguri, di negromanti o di aruspici. E addestrati alla battaglia. Giulio Cesare li ha trasformati in eroi della patria, Ottaviano Augusto li ha resi leggenda. Vigiles in tenebris è il loro motto e il nero destriero di Plutone il loro simbolo. Sono i soldati della Legio Occulta.