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Quando si parla di Karl Marx, quasi per un riflesso condizionato ormai si pensa al Capitale. Ma prima e oltre che nella sua opera più nota, il pensiero di Marx si svolse per un percorso tormentato e complesso testimoniato da scritti forse ancora più interessanti, affascinanti, forti e soprattutto di rottura con l'egemonia culturale del tempo. Ne proponiamo una scelta in questa antologia che offre una visione globale del pensiero del Marx "politico", fuori da quel contesto economico che egli scelse per comporre il libro che lo ha consegnato alla storia. D'altronde, è prima del Capitale che Marx elabora molti dei concetti che fondano la sua filosofia del materialismo storico: quando pensa alla storicità della vita di ciascun essere umano e si oppone così, giovane di belle speranze, ai giganti dell'idealismo tedesco, a quello Hegel che, erede di Kant, faceva dipendere la storia umana da una serie infinita di "negazioni della negazione", che approdavano alla trascendenza astratta, al dominio dello spirito assoluto. La ribellione di Marx è geniale: è nel presente della storia e della società, dice, che si fa l'uomo; non esistono trascendenze, destini immodificabili, re per grazia divina. Esiste una lotta, una dialettica tra classi che si oppongono l'una all'altra e si combattono con armi spesso impari, perché "il proletariato" e "la classe operaia" sono defraudati anche della loro umanità, dello spazio e del tempo da dedicare allo studio e agli affetti...