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Vizio, lussuria, perversione. Sono questi i numi tutelari della narrativa del "divin marchese" de Sade. I cinque romanzi qui raccolti compongono un affresco della Francia dell'ancien regime sotto le specie della sessualità e della vita senza freni: preti gaudenti e monaci viziosi, pudiche educande sottoposte a violenze inimmaginabili da anziani corrotti, nobili peccaminosi e pover'uomini che si trasformano in feroci aguzzini. Sull'altro versante, schiacciata, irrisa e annientata dal vizio, la virtù ha la parte della vittima, sacrificata all'altare del peccato. Il tutto secondo una filosofia tanto semplice quanto desolante: poiché vige la legge del più forte, in un universo di infernale sopraffazione, il vero bene è infliggere agli altri il male.