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L'idea di realizzare fotografie con lo stile particolare che caratterizza il libro è nata osservando un quadro di Rembrandt, che ha fatto nascere nell'autore il desiderio di riprodurre con la macchina fotografica immagini di analogo impatto emotivo. La scelta di ritrarre i cavalli scossi e di decontestualizzarli per enfatizzare al massimo il loro stato d'animo comporta senza dubbio diverse difficoltà tecniche, ma un uso sapiente della luce, ereditato dalla lunga esperienza come fotografo di stili-life, ha permesso all'autore di creare immagini originalissime, che risultano ulteriormente esaltate e spettacolarizzate e dal grande formato del volume. Tuttavia, ciò che più di ogni altra cosa ha consentito a Fabio Petroni di comunicare in modo così diretto la vera essenza dei magnifici quadrupedi è stata la sua profonda vicinanza emotiva ai soggetti ritratti, frutto di un amore e di una conoscenza sviluppati in lunghi anni di frequentazione con la specie equina. Ed ecco che davanti all'obiettivo sfilano cavalli furbi, timidi, aggressivi, superbi, indolenti, protettivi, curiosi e dolci, in una girandola di emozioni che il fotografo riesce a trasmettere con particolare efficacia, sensibilità e precisione.