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Emozionante, esotico, ricreativo, Il Milione di Marco Polo affascina ogni nuova generazione di lettori. Nessuno prima del viaggiatore veneziano si era spinto tanto lontano, né aveva registrato una tale quantità di informazioni con dettagli tanto vividi e suggestivi. Egli sfidò l'immaginazione e le credenze dell'epoca presentando al mondo europeo la quasi sconosciuta Asia Centrale, oltre a una Cina e a un Estremo Oriente ancora avvolti nel mito. Nel 1295, dopo 24 anni di viaggi, Marco Polo tornò a casa a Venezia, ma fu fatto prigioniero nella guerra tra genovesi e veneziani. Imprigionato a Genova, dettò il suo libro immortale a un compagno di cella. I capitoli più pittoreschi e amati sono quelli sul lungo soggiorno al servizio del grande Kublai Khan, l'imperatore mongolo della Cina. Il fotografo di National Geographic Michael Yamashita ha passato due anni seguendo la rotta del viaggio di andata e ritorno via terra e via mare. Ha così realizzato con testi e immagini un resoconto esauriente dell'epico viaggio del grande veneziano, attraverso San Giovanni d'Acri, Mosul, Baghdad, il Pamir e poi l'Asia Centrale fino a Yarkand, proseguendo oltre il deserto del Gobi fino a Shangdu (la Xanadu della straordinaria poesia di Coleridge). Al servizio di Kublai Khan, Marco Polo visitò l'Indocina e la Birmania, finché un'altra missione lo portò finalmente a casa attraverso l'India e la Persia.