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«La mia contraddizione era tutta lì, angelo e demone allo stesso tempo». Fra le strade di Roma, il tarlo dell'autodistruzione scava un solco nella vita di Attilio - figlio modello in casa, criminale modello fuori - fino alla condanna per omicidio. La lunga carcerazione è il punto di svolta che lo costringe a riguardare sé stesso. «Avevo distrutto tutto e tutti, ma volevo ricominciare». Fabio Masi attinge a dieci anni di corrispondenza tra Attilio e l'amico Massimo, e racconta una potente storia di amicizia e cambiamento che ci parla del bene e del male, di incoscienza e riscatto, di sconfitta e rinascita.