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Il volume racconta le grandi icone storiche dell'identità del popolo albanese nel centenario dell'indipendenza (1912-2012): Giorgio Castriota Scanderbeg, l'athleta Christi che fermò l'avanzata ottomana verso l'Europa; i principali protagonisti del risorgimento albanese che porta il Paese nel 1912 all'indipendenza, ossia i francescani, i gesuiti e il clero secolare che saranno le prime vittime del regime totalitario; infine la grande santa del XX secolo, Madre Teresa. All'alba della rinascita, dopo il crollo del regime ateo, gli albanesi si trovano a fare i conti con il senso di vuoto identitario: sono liberi, eppure al contempo schiavi dell'eredità del pensiero comunista. Questo testo vuole essere un inizio di risposta a quella persistente menzogna. "Chi sono, dunque, gli albanesi? Queste pagine offrono una risposta che attinge alla storia tormentata e affascinante di un popolo antico e per molti versi ancora sconosciuto, erede e insieme protagonista di vicende che si legano alla costruzione dell'identità europea e che, anche per questo, ci riguardano da vicino" (dalla prefazione di Giorgio Paolucci).