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Insieme agli altri ragazzi, iniziò una partita a "palla prigioniera". Non era passato molto tempo quando sentì la mamma che, a voce alta, la chiamava dalla finestra: "Francesca vieni subito a casa!" "Ma è ancora presto," rispose "fammi finire di giocare questa partita!" "No, vieni, lesta!" insisté con voce concitata la mamma. La piccola era abbastanza brava e pensando a cosa fosse successo di così importante per farla rientrare frettolosamente, lasciò i suoi amici e ubbidì. Trovò la mamma e la nonna che, angosciate e quasi con le lacrime agli occhi, le dissero: "Mussolini ha parlato alla radio. I tedeschi sono alle porte di Parigi. Gli inglesi, che si trovavano in Francia, in una fuga disperata partono da Dunkerque con ogni tipo di imbarcazioni, per tornare in Inghilterra. L'Italia si è schierata con la Germania e ha dichiarato guerra all'Inghilterra e alla Francia." "Mussolini?" si chiese Francesca. "Mussolini era il duce, quello che ci facevano chiamare in coro a voce alta quando venne a Firenze e la maestra ci portò in piazza Signoria per vederlo. Ma perché io devo stare in casa se il duce ha parlato alla radio e ha dichiarato guerra?"