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Quanti medici di oggi si ricordano del giuramento di Ippocrate? Al di là della letteratura e della filosofia, chi si è trovato a esercitare la professione medica nell'immediato dopoguerra ha dovuto spesso guardare allo spirito e al senso delle parole di Ippocrate per poter superare problemi pratici e carenze della struttura sanitaria. Medici di frontiera, i medici di condotta, che affrontavano con coraggio e passione il proprio lavoro, angeli spesso sporchi di fango capaci di salvare il malato grazie a un semplice guizzo di intuito o dopo aver percorso, tra neve e pioggia, decine di chilometri per raggiungerne la casa. Un messaggio forte e chiaro per tutti coloro che si accingono a iniziare una professione che è ben lungi dall'essere un semplice "lavoro".