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Un affresco appassionato e nostalgico di una Sardegna (quella del Sud e in particolare del Sulcis) avvolta nella leggenda e nelle curiosità del passato: come la storia avvincente legata al culto e al rinvenimento del corpo di sant'Antioco di Sulci, il contributo artistico dei fratelli Giovanni e Enea Marras (incisori-decoratori e pittori) alla fama di questa parte dell'isola, la toccante vicenda umana di Mariedda, lo stretto legame tra fede e superstizione, l'invenzione di un particolare liquore "nostrano", specchio esso stesso di tempi "di fine stagione".
