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Sono molti i pezzi sulla scacchiera di Francesca: Paolo, il suo amante, ormai ridotto a una posizione con scarso margine di movimento; Michele, il nuovo amico, una figura che può procedere in ogni direzione; Omar, l'uomo misterioso, un alfiere che punta dritto al corpo e al cuore; il "poeta", un pedone incontrato e subito perso. Francesca sta giocando con troppa disinvoltura una partita che rischia di sfuggirle pericolosamente di mano. Tentativi rovinosi, falsi movimenti, scherzi del destino e qualche affettuosa intuizione sembrano ogni volta preludere alla mossa giusta e risolutiva, ma la partita non è mai vinta né persa; semmai finisce per essere più o meno maldestramente dominata.
