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Il 20 settembre del 1918 un giovane frate cappuccino divenne il protagonista di una tra le più straordinarie vicende nella storia dei santi. Il suo nome era padre Pio da Pietrelcina. Quel giorno ricevette le stimmate, i segni della passione di Cristo: le sue mani, i suoi piedi e il costato sinistro vennero perforati. Da allora, per cinquant'anni, quelle ferite rimasero aperte e sanguinanti. E spaccarono in due la Chiesa e l'opinione pubblica. Usando il linguaggio del romanzo, ma basandosi sui documenti storici, questo libro vuole immergersi nel cuore di padre Pio alla ricerca del suo coraggio, delle sue paure, del suo «essere uomo» che si affidava, con la fiducia del bimbo di fronte al genitore, al Mistero entrato prepotentemente nella sua vita.