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Giuliano, ventenne genovese partito per combattere in Siria sull'onda di una conversione all'Islam tanto radicale quanto difficile da capire, persino per i suoi genitori. Maria Giulia, la cosiddetta "Lady Jihad", decisa a sposare un guerrigliero senza averlo mai visto prima per potersi trasferire dall'hinterland di Milano al paradisiaco Stato Islamico. Mido, vissuto in Italia quasi tutta la vita, che si fa ospitare da una famiglia torinese e intanto amministra chat di propaganda jihadista. Alfredo, pugliese che consegna pasti alle mense scolastiche di Turi e viene fermato per paura che possa usare il suo camion per un attacco terroristico. Chi sono i jihadisti italiani? Cosa pensano, da dove vengono, come è possibile che vivano in mezzo a noi e nutrano i loro sogni di Islam radicale e feroce? Grazie all'azione preventiva delle nostre forze dell'ordine, in Italia non si è mai verificato un attentato come quelli che hanno terrorizzato le grandi capitali europee: intercettazioni telefoniche, indagini sui social network, una fitta rete informativa che non ha lasciato passare, fino a ora, nessun terrorista tra le sue maglie - una rete di cui il grande pubblico non sa nulla, ma che in questi anni ha raccolto testimonianze, materiali, documenti che consentono oggi di seguire le loro vicende con grande dettaglio. Per la prima volta Giuliano Foschini e Fabio Tonacci, inchiestisti di "Repubblica", portano alla luce queste storie in tutta la loro complessità, fatta di particolari sconosciuti, emozioni fino a oggi inaccessibili, decisioni radicali e a volte tragiche. E attraverso la sconvolgente forza dei racconti in presa diretta, delle pagine di diario, delle vive voci al telefono, viene alla luce, passo dopo passo, il terribile percorso che alcuni italiani hanno compiuto fino in fondo, fino a diventare jihadisti.